Il Comunicato stampa che ho diffuso per condannare il vile gesto fascista che ha visto porre una lapide in ricordo dell’uccisione di militi fascisti al cimitero di Arcene. Mi unisco alle parole del Sindaco di Arcene Giuseppe Foresti che ha fatto rimuovere la lapide usando parole importanti e che condivido pienamente .
Ciò che mi ha lasciato letteralmente basito è l’articolo apparso su Bergamo News in cui il gruppo MAB (Manipolo d’Avanguardia) rivendica il gesto con una sfacciataggine che davvero ci dovrebbe far riflettere su quanto ancora il nostro paese debba compiere molti passi per diventare compiutamente antifascista (vi allego il link dove potete trovare l’articolo Rivendicazione fascista della lapida ad Arcene). Vigiliamo e lavoriamo, ora più che mai.

Fraterni saluti,
Il Presidente Provinciale,
Mauro Magistrati

ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA – COMITATO PROVINCIALE DI BERGAMO
ENTE MORALE D.L. N. 224 DEL 5 APRILE 1945
24125 BERGAMO Via Borgo Palazzo, 16 – Tel. 035248450 – email: anpibg@virgilio.it
ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA COMITATO PROVINCIALE DI BERGAMO
COMUNICATO STAMPA
Apprendiamo con rammarico e preoccupazione la notizia della comparsa di una lapide posta fuori dal cimitero di Arcene nella notte tra il 2 e il 3 maggio scorso da un gruppo di fascisti per ricordare l’uccisione di militi fascisti nel 1945.
Ci uniamo alle parole espresse dal Sindaco di Arcene, Giuseppe Foresti, che, dopo la rimozione della lapide, ribadisce l’adesione sentita dell’Amministrazione Comunale di Arcene «ai valori espressi nella nostra Costituzione, nata dalla Resistenza».
Esprimiamo la nostra ferma condanna nei confronti di un atto vile: la pietà verso i morti non va confusa con la memoria delle scelte di chi combatteva da una parte piuttosto che da un’altra. Non dobbiamo e non possiamo confondere chi combatteva al servizio dei tedeschi per una tirannia brutale e totalitaria con chi combatteva per la libertà, la dignità e la democrazia del nostro Paese.
Riteniamo che lo Stato italiano debba diventare uno stato compiutamente antifascista. In questo senso lo sforzo dell’A.N.P.I. deve essere incessante nel chiedere l’applicazione fattiva degli strumenti legislativi che il nostro ordinamento si è dato per evitare rigurgiti neofascisti (legge Scelba, legge Mancino).
La rivendicazione della posa della lapide di Arcene apparsa su Bergamo news a firma di M.A.B. Manipolo d’avanguardia è inaccettabile, oltraggiosa, oltreché delirante e dimostra con quanta sfacciataggine i fascisti di oggi escano allo scoperto, consci del fatto di rimanere impuniti per le nefandezze che propagandano. Per lo Stato italiano sono fuori legge, ma nessuna istituzione fa rispettare ciò. Per questo, nel ribadire la nostra piena solidarietà alla comunità di Arcene e al Sindaco Giuseppe Foresti, attaccato vergognosamente nella rivendicazione, chiediamo che tutte le istituzioni vigilino e lavorino per prevenire atti di manifesta apologia di fascismo, ovvero ciò che rappresenta un reato per la nostra Repubblica, nata dalla Resistenza antifascista e partigiana.
per il Comitato Provinciale A.N.P.I. di Bergamo, Il Presidente Provinciale, Mauro Magistrati
Bergamo, lì 04 maggio 2016.