Nel maggio 1944 il giovane Mario, classe 1926, sale sui monti di Peia dove, insieme al gemello Primo, si aggrega ad una banda di sbandati.

Dal giugno ad agosto li troviamo nelle fila della 53^ Brigata Garibaldi “Tredici Martiri di Lovere”, con i nomi di battaglia “Fufo” e “Fufi” assegnati loro da “Giulio”. Prendono parte alle azioni e agli spostamenti del gruppo tra i vari paesi: da Fonteno, a Endine, dal Colletto alla Malga Lunga. Tra queste è da sottolineare quella di Gandino l’11 luglio. Tra i 4 che scendono in paese Mario è sicuramente il più fortunato: due muoiono lo stesso giorno, il terzo (“Cacciatore”) muore a fine agosto. La contro-azione partigiana della sera stessa è spesso sintetizzata da Mario così: “oggi mi hanno fatto correre loro, stasera li faccio correre io”.
Ad agosto il forte rastrellamento fascista che segue l’aviolancio di Cadorna segna una cesura nel loro percorso. I due sono costretti ad abbandonare la zona e, grazie a “Tunì” Pellizzari, riescono a raggiungere Bepi Lanfranchi sul Farno.
Da quel momento il destino dei due gemelli si lega al mondo di Giustizia e Libertà, con nuovi e più calzanti nomi: “Tommix” per Primo e “Tarzan” per Mario. Diventano protagonisti della vita della Brigata “Gabriele Camozzi” tra l’agosto e il dicembre. Ne è esempio l’azione vittoriosa al presidio tedesco della Manina.
Dopo i rastrellamenti di Cornalba (25 novembre e 01 dicembre 1944), insieme al compaesano Tarcisio Moro “Ugo”, accompagna Fortunato Fasana “Renato”, su invito dello stesso, nella difficile opera di ricostruzione della brigata sorella, la GL “24 Maggio”. “Tommix” resta al Lago Nero con Lanfranchi e gli altri ribelli a formare lo zoccolo duro della formazione.
Così come tanti altri ribelli, Mario deve accettare il bando del Duce nel dicembre 1944 e si consegna a Gazzaniga. Nel febbraio 1945, dopo il fallimento dell’attacco contro la caserma del paese, “Tarzan” torna sui monti della Valle Serina con l’amico “Ugo”. Durante l’insurrezione i distaccamenti della “24 Maggio” liberano la bassa valle Brembana e si apprestano ad entrare a Bergamo.

Presenza immancabile alle commemorazioni bergamasche, accanto al fratello Carlo, patriota, negli ultimi anni ha saputo trasmettere e testimoniare in modo autentico la memoria della sua Resistenza. Grazie alla ricchezza di particolari e alla sua generosità nel racconto, è riuscito a renderci partecipi della storia vissuta in prima persona da lui e dai fratelli.
Torneremo sui sentieri di Mario, che ancora fino a poco tempo fa amava percorrere, continuando il suo cammino e perpetrandone la testimonianza con la consapevolezza e il peso del lavoro che ancora c’è da fare per l’affermazione degli ideali di Libertà e Giustizia per i quali Mario ha lottato tanto.

Grazie Mario, che la terra ti sia lieve.

I funerali avranno luogo venerdì 01 marzo 2019, ore 15.00, nella Parrocchiale di Gazzaniga, partendo dalla Casa del Commiato di via Salici 8 a Gazzaniga.

 

Mauro Magistrati – Presidente ANPI Provinciale di Bergamo